Le limitazioni temporanee all’ingresso dalle frontiere esterne dell'Unione Europea hanno l’obiettivo di rallentare la trasmissione del Covid-19 da parte dei viaggiatori in ingresso e al tempo stesso di scoraggiare i viaggi in uscita dei cittadini dell'UE e di altre persone che risiedano nell'area dell'UE + (paesi Schengen - inclusi Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania - oltre ai paesi Associati a Schengen).
A partire dal 18 marzo e per 30 giorni non sarà consentito l’ingresso ai viaggiatori provenienti da paesi terzi. Tali restrizioni non si applicano ai cittadini di tutti gli Stati membri dell'UE e degli Stati associati Schengen, ai loro familiari e ai cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari di visti nazionali di lungo periodo.
Sono inoltre esclusi dalle restrizioni:
- operatori e ricercatori sanitari e i professionisti dell'assistenza agli anziani;
- lavoratori frontalieri;
- il personale del settore trasporti impegnato nel trasporto di merci e di altro personale di trasporto nella misura necessaria;
- diplomatici, personale delle Organizzazioni Internazionali, personale militare e operatori umanitari nell'esercizio delle loro funzioni;
- passeggeri in transito;
- passeggeri che viaggiano per motivi familiari imperativi;
- persone bisognose di protezione internazionale o per altri motivi umanitari.
Si ricorda ai viaggiatori che dovessero recarsi sul territorio italiano a qualsiasi titolo le disposizioni previste dal 17 al 30 marzo che obbligano all’auto isolamento per 14 giorni.